Patent

L’Italia aderisce al brevetto unico europeo con tutti i vantaggi del caso. Con l’entrata in vigore del brevetto unico europeo, con un’unica procedura si potrà registrare un brevetto per invenzione in tutta Europa. Un risparmio di tempi e costi elevatissimo. Resta fuori solo la Spagna, che ancora si oppone all’obbligo di depositare la domanda in inglese, tedesco e francese. Entro fine 2016 il brevetto unitario dovrebbe diventare pienamente operativo.

Il brevetto europeo è considerato da Bruxelles uno strumento utile per start-up e PMI, soprattutto in Italia, quarto mercato europeo per brevetti concessi. Con il suo ingresso nella cooperazione rafforzata per i brevetti comunitari, imprese e inventori potranno effettuare un’unica procedura. Per le PMI si studiano anche ulteriori forme di incentivazione, come una riduzione dei costi di prima registrazione e finanziamenti per le traduzioni.

L’Italia firma anche l’ingresso nel Tribunale Unico dei Brevetti, ma qui la strada è più lunga. Sono 8 i paesi che hanno già firmato le necessarie ratifiche (Austria, Francia, Belgio, Svezia, Danimarca, Francia, Portogallo) e Bruxelles invita gli altri Stati membri ad aderire velocemente per l’entrata in vigore entro la fine del 2016. Non si esclude che l’Italia possa diventare sede di uno dei tribunali decentrati (oltre a Parigi, Londra e Monaco), dell’ipotesi ha parlato il presidente di Epo (European Patent Office), l’ente che rilascia il brevetto europeo.

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